martedì 31 maggio 2011

Appello Anpi per i referendum

"L’ANPI invita i suoi soci e tutti gli antifascisti e i democratici a partecipare al voto referendario del 12 e 13 giugno e a dare indicazioni coerenti col dettato Costituzionale, coi principi di libertà, giustizia, uguaglianza". Così inizia un appello dell'Anpi per i referendum sulla gestione degli acquedotti, l'uso dell'energia nucleare e il legittimo impedimento.

L'indicazione che l'Anpi rivolge ai suoi iscritti e ai simpatizzanti è precisa: "A favore della tutela dei beni pubblici, contro tutti i provvedimenti che possono mettere a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini, e contro quelli che contrastano con l’esigenza e la necessità di una giustizia uguale per tutti".

martedì 24 maggio 2011

La risposta di Pisapia all'appello di Anpi e Aned

La sezione ANPI Zona 1 invita tutti gli iscritti, i simpatizzanti e tutti i cittadini che si riconoscono nei valori della Resistenza e della Costituzione, a partecipare al turno ballottaggio di domenica 29 e lunedi' 30 maggio, e a dedicare il proprio voto a quel candidato per il quale l’Antifascismo e la Resistenza costituiscono un patrimonio irrinunciabile e che in coerenza con valori, i principi e gli obiettivi della Costituzione, ispira il proprio programma e la propria azione all’esigenza di un rinnovamento politico e sociale del Paese ed in particolare della realizzazione di un futuro dignitoso e sereno per le nuove generazioni.
All'appello che l'Anpi e l'Aned avevano lanciato ai candidati sindaci (http://www.anpi.it/a-milano-appello-di-anpi-e-aned-ai-candidati-sindaci/) così ha risposto Giuliano Pisapia, candidato sindaco a Milano per il centro sinistra. 

Cari amici, 

ho ricevuto e ho letto con intensa partecipazione il vostro documento. 

Potete immaginare quanto io sia legato – per formazione, per continuità nell’impegno sociale  e politico – al grande patrimonio storico e civile della Resistenza.

Milano è città Medaglia d’Oro, capitale della Resistenza, alcune tra le più importanti figure dell’antifascismo italiano qui hanno lavorato ed operato, da Giovanni Pesce a Francesco Scotti, da Sandro Pertini ai tanti eroici combattenti cui la storia non ha dato il risalto che pure avrebbero meritato. Ricordo di aver conosciuto in anni ormai abbastanza lontani Pietro Francini – forse il vero organizzatore degli straordinari scioperi del 1943 e del 1944 – e l’indimenticabile Gisella Floreanini.

Il contributo di Milano ha avuto il peso enorme dei caduti il cui nome ancora oggi onoriamo come meritano, e citerò per tutti Gina Bianchi, l’indimenticabile Lia, e Filippo Beltrami. E la memoria così difficle della deportazione, di cui – senza fare ingiustizia ad altri – voglio ricordare la testimonianza umanamente e politicamente essenziale giorno dopo giorno di Nedo Fiano e di Gianfranco Maris.

La Costituzione, nata dalla Resistenza come la Repubblica, è la mia guida. L’articolo 3 è il più potente fattore di cambiamento nella nostra democrazia. “E’ compito della Repubblica”, dice, non dello Stato, perché la Repubblica siamo noi, ciascuno di noi: è il riconoscimento dell’impegno personale, della partecipazione.

La lezione della Resistenza è proprio essere autori del proprio destino, senza uomini della Provvidenza, senza il comodo obbedire agli ordini, respingendo intimidazione, violenza, discriminazione, persecuzione razziale, sociale, sessuale. Valeva per ieri, vale per oggi.
E per mantenere il patto tra gli italiani occorre avere la cura dei luoghi, della memoria materiale della città. 

Per questo condivido per intero l’appello e il richiamo che mi avete mandato. Che sia un appello è evidente ma io lo vivo anche come un richiamo, perché da troppi anni Milano è stata allontanata e spesso è apparsa quasi distratta dalla sua viva storia. Non vale per le grandi manifestazioni: il 25 aprile continua ad essere un riferimento per decine di migliaia di milanesi, giovani e meno giovani. Ma poi c’è la più complessa quotidianità, in cui si vedono segni e guasti prodotti dalle tesi – permettetemi: sciagurate – che facendo leva su concetti che quando va bene sono ambigui, più spesso apertamente da combattere, e hanno percorso il corpo vivo della città.

Vi posso assicurare che la mia Amministrazione – se i milanesi con il loro voto ne permetteranno la nascita – non sarà più oscillante, ambigua, o accomodante verso le tesi cosiddette “pacificatorie”: la differenza mi è e ci sarà ben chiara, è e sarà un tratto distintivo del nostro modo di rapportarsi alla città.

Il restauro della Loggia dei Mercanti avrà un senso particolare. Con il Duomo e il Castello, la Loggia e Palazzo Marino sono il segno dei tre poteri storici e in particolare quello del potere civile. Affermano la continuità della storia di Milano, della sua tradizione civica, del suo essere luogo non tanto di accoglienza quanto di emancipazione, sviluppo civile, progresso: l’aria della città rende liberi, come ha detto uno dei più grandi milanesi.

Non ho bisogno di entrare in ulteriori particolari, credo: faccio mie le vostre proposte perché corriuspondono al bisogno di costruire una nuova prospettiva per Milano a partire dalle sue solide radici. Queste cose le ho dette già nel corso della campagna elettorale e – soprattutto – fanno parte della mia formazione di uomo e di cittadino.

Caro Smuraglia, caro Venegoni, a voi che – per storia personale e per nobilissima storia familiare – rappresentate e dirigete A.N.P.I. e A.N.E.D. giunga il mio  cordialissimo abbraccio.

Giuliano Pisapia

martedì 17 maggio 2011

Il 2 giugno una grande manifestazione per la Repubblica e la difesa della Costituzione

La festa del 2 giugno? Una grande manifestazione per la Repubblica e la Costituzione. Questo il significato dell'appello che il Comitato promotore lancia in vista delle celebrazioni per il 2 giugno. Concentramento a Milano C.so di Porta Venezia ore 14



Questo il testo dell'appello.

"Noi, lo scorso anno a Milano, abbiamo festeggiato il 2 giugno con una grande manifestazione che affermava il legame indissolubile fra la Repubblica e la Costituzione, riconoscendo le loro comuni radici nella Resistenza, quale moto popolare di donne e di uomini che ha liberato il Paese dall’occupazione tedesca, dalla dittatura fascista e riunificato l’Italia.
 

La guerra di Liberazione e poi la proclamazione della Repubblica pongono un suggello al Risorgimento ed a una rinnovata unificazione del Paese, facendo riconoscere gli Italiani, non più e non solo in confini geografici, ma in valori e precetti comuni: quelli della Carta Costituzionale!
La Costituzione è base della nostra libertà e del nostro vivere civile. In essa sono scolpiti i pilastri della nostra democrazia:

i diritti umani e sociali, la partecipazione della cittadinanza alla vita sociale e politica;
la passione egualitaria, cioè la passione verso i diritti di cittadinanza, egualmente riconosciuti a tutti. A partire dal diritto al lavoro e alla formazione, eliminando gli impedimenti e gli ostacoli e creando le condizioni al suo esercizio effettivo;

l’autonomia e la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario), compreso quello dell’informazione; e la loro indipendenza, la loro laicità e l’equilibrio tra di essi.

La Costituzione è come un albero, radicato nella terra in cui nasce e cresce. Si può potarlo o innestarlo, ma non si può sradicarlo dalla sua terra, senza farlo morire. Oggi questi pilastri e questi principi sono a rischio. E dunque la stessa democrazia può entrare in crisi e correre rischi di svuotamento e di involuzione.

Gli attacchi del Governo e della sua maggioranza parlamentare alla Costituzione e alle Istituzioni di garanzia, finiscono per delegittimare le regole fondamentali su cui si basa la civile convivenza e sulle quali si può costruire, per i giovani, una vita serena e dignitosa ed una speranza per il futuro.

Noi non possiamo più tollerare gli insulti alla Corte Costituzionale ed alla Magistratura, le surrettizie proposte di modifica all’articolo 1 della Costituzione, così come quella di abolire il divieto di ricostituzione del Partito Fascista. Non casuali, crediamo altresì, sono i tentativi tardivi del Governo di artificiose modifiche di legge sui temi posti all’attenzione della popolazione dai prossimi referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento; questi escamotage legislativi tendono esclusivamente a vanificare il diritto al voto delle elettrici e
degli elettori.

Noi non ci rassegniamo!

PER QUESTI MOTIVI CHIEDIAMO ANCORA UNA VOLTA A TUTTI COLORO CHE SI RICONOSCONO NEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CARTA COSTITUZIONALE E NEI SUOI FINI, DI DARE LUOGO IL PROSSIMO 2 GIUGNO A MILANO AD UNA GRANDE MANIFESTAZIONE CONTRO OGNI TENTATIVO DI MODIFICARE I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE E IL SIGNIFICATO STORICO E SOCIALE DELLA PROCLAMAZIONE DELLA REPUBBLICA.

Questo il programma della manifestazione nazionale del 2 giugno a Milano per la Repubblica e la Costituzione: 

ore 14: concentramento in Piazza Oberdan;
ore 14.30: partenza del corteo;
ore 16: inizio manifestazione in Piazza Castello. 

Sono previsti gli interventi di Carlo Smuraglia, Presidente Nazionale ANPI e di Susanna Camusso, Segretaria Generale CGIL.

IL COMITATO PROMOTORE:

- ACLI
- ANPI Nazionale
- ARCI
- Associazione Adesso Basta
- Associazione Culturale Punto Rosso
- Casa della Carità
- Casa della Cultura
- CGIL
- Il Popolo Viola Milano
- Libera. Associazione, nomi e numeri contro le mafie.
- Libertà e Giustizia

giovedì 12 maggio 2011

Carlo Smuraglia: “Il Governo ha oltrepassato ogni limite” . www.anpi.it

“Ancora una volta, da parte di esponenti del Governo, si è oltrepassato ogni limite, con rinnovati attacchi alla Magistratura, con l'incredibile aggressione verbale nei confronti di una Magistrata della Procura della Repubblica di Milano, con la proposta di ridimensionamento dei poteri del Presidente della Repubblica, con correlativo aumento di poteri in favore del Governo, con riferimenti irrispettosi nei confronti della Corte Costituzionale e relative proposte di modifica, insomma con rinnovate ed esasperate manifestazioni di spregio nei confronti delle istituzioni di garanzia”.

Inizia così una dichiarazione del presidente nazionale dell'Anpi, Carlo Smuraglia a commento delle ultime prese di posizione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Dichiarazioni – spiega Smuraglia – accompagnate “dalla dimostrazione di una inequivocabile vocazione autoritaria” e “dall'incredibile proposta di una commissione parlamentare d'inchiesta sull'operato di alcuni settori della magistratura”.

“Ritengo – agiunge il presidente dell’Anpi - che queste dichiarazioni e proposte, assieme ai continui attacchi alla Costituzione, siano insopportabili per tutti coloro che hanno a cuore le sorti della democrazia e ritengono che una corretta convivenza civile non possa che fondarsi sul confronto e sul rispetto delle regole, delle istituzioni e delle persone, nonché su principi intangibili come quello della divisione dei poteri”.

“Valuterà il prossimo Comitato nazionale dell'Anpi – conclude Smuraglia - le iniziative che sarà opportuno adottare affinché questo “Paese smarrito “ (nel quale, oltretutto, si plaude ad un imprenditore condannato per la morte atroce di otto lavoratori e si considera la sicurezza del lavoro come un “lusso” che il Paese non può permettersi) possa tornare ad essere quella democrazia fondata sul lavoro, sull'uguaglianza, sulla dignità che fu sognata dai combattenti per la libertà e realizzata da una Costituzione che, per i principi ed i valori che rappresenta, deve essere cara al cuore ed alla ragione di tutti gli italiani".

mercoledì 11 maggio 2011

Proposta la sospensione per tre mesi dei professori "politicizzati"

La proposta di un membro del parlamento, facente parte della maggioranza, è quella di sospendere per tre mesi l'insegnante che dovesse fare propaganda politica.

Semplicemente aberrante.

Gli insegnanti italiani hanno limiti entro i quali espletare il proprio duro, e non sufficientemente riconosciuto, lavoro: la Costituzione italiana e la propria professionalità.

C'è poi da chiedersi come si riconosce la "propaganda politica"

Sarebbe propaganda politica il parlare di Resistenza e partigiani? Sarebbe propaganda politica parlare di Costituzione, a molti politici della maggioranza indigesta? Sarebbe propaganda politica parlare dei caduti nella lotta alla mafia o al terrorismo? Sarebbe propaganda politica parlare dei padri costituenti?

L'impressione è che si vogliano creare persone senza spirito critico per avere menti plasmabili ad ogni pensiero.

Sembrerebbe che si voglia togliere alla scuola pubblica, e agli insegnanti, ruolo ed  autonomia per assogettarli al controllo del governo di turno.

Ribadisco: ABERRANTE




Sezione di Trezzo sull'Adda
Il Presidente

                                                       


 

martedì 10 maggio 2011

APPELLO ANPI - ANED AI CANDIDATI SINDACI DI MILANO

A Milano un appello di Anpi e Aned ai candidati sindaci e, in particolare, a Letizia Moratti per il Pdl e Giuliano Pisapia per il centrosinistra, che rappresentano i due principali schieramenti.

Questo il testo.

"Le prossime elezioni amministrative milanesi costituiscono un momento importante per la definizione di un progetto per la città, basato sul consolidamento e sullo sviluppo dei diritti di cittadinanza civile, politica e sociale e di piena applicazione del dettato costituzionale. Nel progetto di chi governerà Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, dovranno perciò essere previsti interventi volti a consolidare una memoria storica che renda merito ai tantissimi cittadini e cittadine milanesi che hanno lottato contro il fascismo e il nazifascismo e reso possibile lo sviluppo della città e dell’intera nazione nella libertà e nella democrazia.

Per queste ragioni, le presenti Associazioni sottopongono ai candidati sindaci di Milano alcuni obiettivi da inserire nel progetto di governo, sui quali chiedono un chiaro pronunciamento: Costruzione della Casa della Memoria nei termini e nei modi di cui alle determinazioni originarie quale Casa delle associazioni partigiane, dei deportati, delle vittime del terrorismo, dei famigliari della strage di piazza Fontana, e dell’Istituto per la storia del movimento di liberazione, per portare avanti e sviluppare iniziative politiche, culturali, didattiche e di ricerca per ricordare la storia della Resistenza di Milano, affinché il passato non ritorni; impegno a reperire le risorse economiche necessarie.

Nello stesso tempo vanno mantenuti gli impegni assunti con i cittadini dell’Isola e il consiglio di zona per la sede civica di quartiere da tempo richiesta, senza che la stessa sia messa in alternativa alla casa della Memoria.

Memoriale della Shoah al binario 21 Il binario 21 è un patrimonio di Milano, della Comunità ebraica, dei partigiani e degli operai deportati e massacrati nei campi nazisti, insomma di tutti coloro che da quel binario sono partiti per la deportazione. E fondamentale, nell’interesse della collettività milanese che il memoriale venga condotto rapidamente a termine.

Restauro della Loggia del Mercanti La Loggia dei Mercanti deve essere sistemata in modo adeguato, consolidando e valorizzando la sua caratteristica di sacrario dei caduti. Va assolutamente evitato un suo stravolgimento, che la prevista trasformazione della stessa in un centro di informazione per l’Expo 2015 determinerebbe.

Programma di manutenzione delle lapidi e dei monumenti di zona e di quartiere Impegno per la predisposizione di un programma specifico per la ricollocazione e il mantenimento delle lapidi apposte sui muri di fabbriche dismesse o in via di dismissione.

Mostra permanente sulla deportazione. Impegno per la realizzazione, in concorso con gli altri comuni interessati, di una mostra permanente sulla deportazione nei rifugi antiaerei che sorgono vicino al Monumento del deportato al Parco Nord.

Pubblicazione sulle lapidi e sui monumenti della Resistenza. Impegno per la realizzazione, da parte dell’Amministrazione Comunale di Milano, di un libro che raccolga le informazioni sulle lapidi dedicate ai partigiani milanesi (con relativa breve biografia) e sui monumenti dedicati alla Resistenza. Rispetto e coerenza del ruolo avuto da Milano nella Resistenza L’ANPI e l’ANED di Milano chiedono che vi sia un chiaro impegno perché non ci siano decisioni, concessioni, tolleranza, sostegno a iniziative ad associazioni o soggetti comunque denominati che si rifacciano a fascismo, nazismo e altre forme di intolleranza politica e di razzismo".

domenica 8 maggio 2011

9 MAGGIO GIORNATA DEL RICORDO DELLE VITTIME DEL TERRORISMO

Il 9 maggio è il giorno in cui, nel 1978, venne trovato il cadavere di Aldo Moro ucciso dalle Brigate Rosse; da quattro anni è la giornata scelta per commemorare tutte le vittime del terrorismo.

Quest'anno, il Presidente della Repubblica, ha voluto dedicarla ai magistrati caduti nella lotta al terrorismo, in difesa della legalità e della democrazia.

Oggi i magistrati sono nuovamente "nel mirino". Vedono messa in discussione la loro funzione con paragoni assurdi (associati su alcuni manifesti elettorali ai terroristi), paragonati a "un tumore da estirpare"  o  accusati di puntare all'eversione dello Stato; quello Stato cui hanno dato, e danno, tempo, lavoro duro e, a volte, la vita.

Questi attacchi preoccupano perchè mettono a rischio la tenuta delle istituzioni, fondamentale in un momento difficile come il presente.

L'ANPI di Trezzo sull'Adda condivide pienamente la dedica fatta a loro dal  Presidente della Repubblica.

Condanna fermamente gli attacchi verso questi servitori dello Stato, dai magistrati dei tribunali alla Corte Costituzionale, alla Cassazione, e rivolge il proprio deferente e grato saluto a tutti coloro che sono caduti in difesa della democrazia, della legalità e della Repubblica.

Sezione di Trezzo sull'Adda
Il Presidente


martedì 3 maggio 2011

COMITATO NAZIONALE ANPI - REFERENDUM 12 E 13 GIUGNO '11

L’ANPI invita i suoi soci e tutti gli antifascisti e i democratici a partecipare al voto referendario del 12 e 13 giugno e a dare indicazioni coerenti col dettato Costituzionale, coi principi di libertà, giustizia, uguaglianza. A favore quindi della tutela dei beni pubblici, contro tutti i provvedimenti che possono mettere a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini, e contro quelli che contrastano con l’esigenza e la necessità di una giustizia uguale per tutti.

IL COMITATO NAZIONALE ANPI - ROMA 2 MAGGIO '11

A.N.P.I. COMITATO NAZIONALE SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 15 E 16 MAGGIO 2011 - ROMA 2 MAGGIO 2011


L’ANPI invita i sui soci e tutti i cittadini che si richiamano ai valori di libertà e giustizia, solidarietà e pace, che hanno animato la Lotta di Liberazione e sui quali si fonda la Costituzione della Repubblica:

- a prendere parte alle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio per contrastare con efficacia l’astensionismo affinché, con una grande partecipazione al voto, in particolare delle nuove generazioni, esso si confermi come una essenziale conquista
democratica;

- a dedicare il proprio voto, in presenza di una grave crisi della democrazia e dei continui attacchi cui è soggetta, a quelle forze politiche ed a quei candidati per i quali l’Antifascismo e la Resistenza costituiscono un patrimonio irrinunciabile e che in coerenza con valori, i principi e gli obiettivi della Costituzione, ispirano i loro programmi e la loro azione all’esigenza di un rinnovamento politico e sociale del Paese ed in particolare della realizzazione di un futuro dignitoso e sereno per le nuove generazioni.

IL COMITATO NAZIONALE ANPI

lunedì 2 maggio 2011

Ricci a Smuraglia: "Pienamente disponibile a collaborare"

Qui di seguito la risposta di Raimondo Ricci, presidente nazionale uscente dell'Anpi alla lettera di Carlo Smuraglia, suo successore.


Caro Carlo,

Ti ringrazio di cuore per le parole che hai voluto indirizzarmi nel momento in cui hai assunto il ruolo di presidente nazionale dell’Anpi. Le tue sono state per me espressioni di grande stima, umana frequentazione, e collaborazione professionale.

Non credo comunque di meritare elogi particolari in quanto i comportamenti che hanno caratterizzato l’intera mia esistenza sono stati semplicemente dettati da un’esigenza di coerenza con gli ideali della Resistenza e con la memoria dei tanti caduti che mi hanno accompagnato lungo la strada che il destino mi ha tracciato. Quindi per me un semplice dovere. Adempiuto nelle forme e nei limiti delle mie capacità.

Leggendo il tuo messaggio avverto che tu hai compreso la natura del mio impegno politico nell’Anpi e ciò profondamente mi conforta. In nome di questo tuo sentimento sono pienamente disponibile a collaborare, particolarmente con te nel tuo nuovo compito di presidente nazionale, accettando di buon grado l’impegno di costituire un Comitato d’Onore per  la cui nascita e funzionamento desidero avere soltanto la tua persona quale interlocutore.

Un fraterno abbraccio

Raimondo Ricci