mercoledì 29 gennaio 2014

Giornata della Memoria - Trezzo sull'Adda 26 gennaio 2014

Il Comitato Direttivo della sezione ANPI di Trezzo sull’Adda vuole ringraziare tutti i partecipanti all’incontro, avvenuto presso Auser Libro Aperto in piazza Nazionale 18, del 26 gennaio 2014 per la Giornata della Memoria.
In particolar modo: la presidente del Libro Aperto, il Comitato antifascista trezzese, ed il suo Presidente, l’Associazione Soldelladda, Cesare Bonfanti e la Camera del Lavoro di Monza e Brianza che ha fornito il filmato.
Ringraziamo la nutrita rappresentanza della giunta comunale dal Sindaco ai gruppi consiliari di maggioranza ed opposizione, le associazioni, partiti e sindacati.
Il Comitato Direttivo
il Presidente
ANPI Trezzo sull’Adda

GIORNATA DELLA MEMORIA 27 GENNAIO 1945 - 27 GENNAIO 2014 - OPERAIO, COMUNISTA, MATRICOLA 61606

E’ un bene che migliaia di milanesi affollino il Memoriale del Binario 21, il luogo da cui partirono i convogli che i nazisti, con l’attiva collaborazione di fascisti italiani, usavano per mandare a morire nei campi di sterminio.
C’è poi un altro tipo di memoria che andrebbe esercitata, in tutti i giorni dell’anno e in tanti luoghi della città. Una memoria più selettiva, per non dimenticarsi delle singole persone. Dietro casa mia, per esempio, al numero 35 di via Carlo Farini, una lapide ricorda Umberto Chionna, nato il 28 febbraio del 1911 e morto a Mauthausen il 23 aprile del 1945. “Caduto per la libertà”, dice la scritta.

Lapidi come questa sono ovunque, e non raccontano mai abbastanza. Umberto Chionna era nato a Brindisi, di mestiere falegname, comunista. A 15 anni entrò nella sezione giovanile clandestina, venne arrestato e condannato a tre anni di carcere. Scontata la pena, riprese la militanza. Arrestato nel 1931 per “attività sovversiva” e condannato a tre anni di confino a Lipari, fu liberato in anticipo nel 1932, nella ricorrenza del decennale fascista. Venne al Nord, entrò come operaio alla Pirelli, e partecipò agli scioperi del ’44.

La notte del 16 marzo, mentre per la via dei tetti andava a trovare la moglie incinta del secondo figlio, fu preso in una retata. Recluso a San Vittore, fu trasferito con i suoi compagni in una caserma di Bergamo. La notte del 6 aprile un vagone piombato lo deportò a Mauthausen, numero di matricola 61606. Intervenne a difesa di un compagno, che veniva picchiato dalle SS, e lo ridussero in fin di vita. Morì il 23 aprile, due settimane prima dell’arrivo degli americani.
dal blog 20 Righe di Fabrizio Ravelli - Repubblica.it/Milano del 28 gennaio 2014

LA GIORNATA DELLA MEMORIA 27 GENNAIO 1945 - 27 GENNAIO 2014 - INIZIATIVA DELL'ANPI DI CAPRIATE

In occasione della giornata della memoria l’ANPI di Capriate organizza una conferenza dal titolo:

RIFLESSIONI A PARTIRE DALLA FOTO DEL BAMBINO DI VARSAVIA.

Sabato 1 febbraio 2014 ore 21.00 Biblioteca di Capriate San Gervasio.Relatore Prof. Mario Pellicioli

Speriamo tanto di poterci rivedere in questa occasione.

martedì 15 ottobre 2013

Per la costruzione di una memoria europea

Per la costruzione di una memoria europea

Milano / 18 - 19 ottobre 2013
"Settant’anni dall’8 settembre 1943". Per la costruzione di una memoria europea. Il peso delle responsabilità storiche di Italia e Germania.
Questi i temi che affronterà il convegno che si svolgerà a Milano il 18 e 19 ottobre presso la Sala Convegni Fondazione Memoria della Deportazione - Biblioteca Archivio Pina e Aldo Ravelli (Via Dogana 3 MM 1- 3 Duomo).
Programma venerdì 18 ottobre
Ore 16 - Saluti delle autorità e del presidente della Fondazione Gianfranco Maris.
Presiede Luigi Ganapini.
Enzo Collotti, relazione introduttiva.
ore 16.45 - Nicola Labanca, Il problema del silenzio:il passato coloniale dell’Italia.
ore 17.45 - Filippo Focardi, La lotta contro il “comune nemico” tedesco e la rimozione delle responsabilità italiane nella guerra dell’Asse.
ore 18.30 - Discussione.
Sabato 19 ottobre
Ore 9.30 - Presiede Giovanna Massariello.
Luigi Ganapini, L’8 settembre nella memoria degli italiani.
Ore 10.15 - Thomas Altmeyer, Il lavoro dei siti di memoria e storia in Germania.
Ore 11.15 - Lore Kleiber, La Casa della Conferenza di Wansee: la sua funzione simbolica e l’importanza attuale nel contesto dei luoghi di memoria a Berlino.
Ore 12 - Discussione.
Ore 15.00 - Presiede Massimo Castoldi.
Mimmo Franzinelli, I conti mancati con la dittatura: l’amnistia Togliatti.
Ore 15.45 - Raoul Pupo, Per una storia critica delle vicende del confine orientale.
ore 16.30 - Paolo Jedlowski, La difficile costruzione di una memoria autocritica.
ore 17.15 - Discussione finale.
È prevista la traduzione simultanea degli interventi.
Info: Fondazione Memoria della Deportazione, tel. 02 87383240
Si prega di prenotare la partecipazione all’evento: segreteria@fondazionememoria.it

mercoledì 25 settembre 2013

LA STRAGE DELLA DIVISIONE ACQUI A CEFALONIA 24 SETTEMBRE 1943 - 24 SETTEMBRE 2013 - VIDEO DI RAI NEWS 24 LE TESTIMONIANZE DEI SOPRAVVISSUTI

La manifestazione del 12 ottobre a Roma: l'Anpi non aderisce - Comunicato Anpi nazionale

"Non possiamo aderire a iniziative che, pur legittime, prospettano piattaforme politico-programmatiche. Resta fermo il nostro impegno per salvaguardare la Costituzione. Urge un forte rilancio delle linee del 2 giugno a Bologna".
Questo in estrema sintesi il senso del documento approvato ieri dalla Segreteria nazionale dell'Anpi a proposito della manifestazione indetta, tra gli altri, da Rodotà, Zagrebelsky, Landini, per il 12 ottobre a Roma.
"La Segreteria Nazionale dell’ANPI, in relazione alla manifestazione indetta a Roma per  il 12 ottobre, pur condividendo in linea di principio, gli obiettivi di fondo del documento “La via maestra” e in particolare l’obiettivo della difesa – senza conservatorismi, ma con assoluta intransigenza – della Costituzione contro ogni attacco, da qualunque parte provenga, ribadisce la necessità di continuare – prima di ogni altra cosa – a perseguire l’obiettivo che ci si era prefissi a Bologna, il 2 giugno, di fronte al pericolo reale e concreto di una riforma Costituzionale inaccettabile nelle modalità e nei contenuti",
Si spiega: "Considerato che in questa fase, mentre già sta procedendo speditamente il cammino del disegno di legge costituzionale che modifica l’art. 138, in una sorta di diffusa disattenzione, il problema principale non è quello di ampliare gli obiettivi (nelle dichiarazioni di alcuni promotori si delinea addirittura un vero e proprio programma politico) e rivolgersi solo alla piazza, ma è quello di combattere una battaglia specifica, che riesca a coinvolgere tutti i cittadini e non solo una parte di essi e che non si presti ad equivoci e strumentalizzazioni; a questo fine, ciò che occorre, al di là della propaganda, è la formulazione di un serio e concordato programma di iniziative concrete e coordinate, sempre sul tema specifico del 2 giugno, che invece – nei documenti più recenti – è praticamente finito nell’ombra".
E si aggiunge: "Ritenuto che non è possibile chiedere l’adesione dell’ANPI, su materie di tanto rilievo, senza coinvolgerla in alcun modo nella fase della preparazione e delle scelte delle modalità; che peraltro l’ANPI resta ferma sulla linea chiaramente espressa nel comunicato 18 maggio 2013, manifestata e largamente condivisa nella manifestazione del 2 giugno, a Bologna; e in particolare ribadisce l’invito a tutti i propri organismi e a tutte le associazioni interessate a mobilitarsi per informare, chiarire, discutere, con tutti i cittadini sulle tematiche dei progetti di riforma su cui si stanno impegnando Governo e Parlamento".
La segreteria nazionale dell'Anpi "propone che l’Associazione “Salviamo la Costituzione”, che tanti meriti si è acquisita in questi anni (e soprattutto in occasione del referendum del 2006) nella difesa – senza conservatorismi – della Costituzione e dei suoi valori, si faccia promotrice al più presto di un incontro quanto meno delle maggiori associazioni partecipanti alla manifestazione del 2 giugno a Bologna, per concordare le modalità per un prosieguo forte della battaglia contro le progettate riforme costituzionali, lanciando anche iniziative di informazione pubblica sia sugli aspetti critici della riforma in discussione proposta in Parlamento dal Governo, sia sulle questioni sulle quali alcune riforme coerenti con la struttura complessiva della Costituzione sarebbero facilmente realizzabili e addirittura auspicabili".
Si sottolinea po che "gli iscritti dell’ANPI sono liberi di partecipare alla manifestazione del 12 ottobre, a titolo personale. Sono invitati, peraltro, a promuovere ed a partecipare attivamente a tutte le iniziative che verranno organizzate dall’ANPI nazionale e dagli organismi periferici in questa materia, nella certezza che l’impegno sarà lungo e complesso e dunque occorrerà dispiegare tutte le energie disponibili".

"Resta ferma la disponibilità dell’ANPI - si sottolinea - a partecipare anche ad iniziative di più ampio respiro, se concordate preventivamente nelle modalità e negli obiettivi e non suscettibili di entrare in un campo squisitamente politico, che sarebbe estraneo alle finalità ed alla natura dell’ANPI".
"Infine, l’ANPI ringrazia il prof. Rodotà, il prof. Zagrebelsky, la prof.ssa Carlassarre e Sandra Bonsanti per aver dato risposta ad alcuni dei quesiti posti con la lettera del 19 settembre, assicurando che l’Associazione non dubita minimamente delle intenzioni e della lealtà dei promotori stessi, con i quali si augura di poter collaborare ancora, com’è accaduto spesso nel passato, in quello spirito imprescindibile di comprensione reciproca, di collaborazione e di rispetto e stima che ha contrassegnato e deve contrassegnare i rapporti associativi e quelli personali. Restano peraltro le perplessità relative alla oggettiva natura ed agli effetti collaterali della manifestazione, al di là della stessa volontà di alcuni dei promotori (un esempio significativo: sui giornali di oggi c’è chi afferma che non sarà una manifestazione “contro” ma una manifestazione “per”; e il “per” consisterebbe in “un piano di investimenti straordinari, pubblici e privati, per difendere il lavoro e riqualificare l’industria e per chiedere più servizi sociali”. In altre dichiarazioni si precisa che “occorre ricostruire uno spazio politico vuoto, perché è in gioco la democrazia”. Secondo altri organi di stampa, le parole d’ordine della manifestazione,  virgolettate, sarebbero, “una grande coalizione sociale per uscire dalla frammentazione e trasformare l’Italia”.
"Tutto è legittimo - si rileva -  ma ogni cosa a suo tempo e luogo. Oggi, secondo l’ANPI, l’obiettivo fondamentale resta quello di vincere la battaglia, in tutte le fasi, compreso, ove occorra, il referendum, contro un progetto di riforma che per metodo e contenuti è da respingere, nell’interesse del Paese ed in nome dei principi e valori espressi dalla Costituzione Repubblicana e tuttora validissimi".

IL DISEGNO DEGLI SCULTORI - CENTRALE TACCANI TREZZO SULL'ADDA - INAUGURAZIONE 5 OTTOBRE 2013