mercoledì 29 gennaio 2014

GIORNATA DELLA MEMORIA 27 GENNAIO 1945 - 27 GENNAIO 2014 - OPERAIO, COMUNISTA, MATRICOLA 61606

E’ un bene che migliaia di milanesi affollino il Memoriale del Binario 21, il luogo da cui partirono i convogli che i nazisti, con l’attiva collaborazione di fascisti italiani, usavano per mandare a morire nei campi di sterminio.
C’è poi un altro tipo di memoria che andrebbe esercitata, in tutti i giorni dell’anno e in tanti luoghi della città. Una memoria più selettiva, per non dimenticarsi delle singole persone. Dietro casa mia, per esempio, al numero 35 di via Carlo Farini, una lapide ricorda Umberto Chionna, nato il 28 febbraio del 1911 e morto a Mauthausen il 23 aprile del 1945. “Caduto per la libertà”, dice la scritta.

Lapidi come questa sono ovunque, e non raccontano mai abbastanza. Umberto Chionna era nato a Brindisi, di mestiere falegname, comunista. A 15 anni entrò nella sezione giovanile clandestina, venne arrestato e condannato a tre anni di carcere. Scontata la pena, riprese la militanza. Arrestato nel 1931 per “attività sovversiva” e condannato a tre anni di confino a Lipari, fu liberato in anticipo nel 1932, nella ricorrenza del decennale fascista. Venne al Nord, entrò come operaio alla Pirelli, e partecipò agli scioperi del ’44.

La notte del 16 marzo, mentre per la via dei tetti andava a trovare la moglie incinta del secondo figlio, fu preso in una retata. Recluso a San Vittore, fu trasferito con i suoi compagni in una caserma di Bergamo. La notte del 6 aprile un vagone piombato lo deportò a Mauthausen, numero di matricola 61606. Intervenne a difesa di un compagno, che veniva picchiato dalle SS, e lo ridussero in fin di vita. Morì il 23 aprile, due settimane prima dell’arrivo degli americani.
dal blog 20 Righe di Fabrizio Ravelli - Repubblica.it/Milano del 28 gennaio 2014

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